Nel 1948, dopo gli eventi bellici, l’azienda subisce una trasformazione ed il primogenito Vittorio insieme alla moglie “la sciùra Angelina” avvia la propria società: le “DISTILLERIE TIM”, denominate come il liquore al Thymus Serpyllum, da sempre fiore all’occhiello della produzione.
Nel giro di pochi anni l’azienda si amplia con la costruzione di una nuova sede produttiva, uno stabile viene adibito a laboratorio tecnico e alla linea di imbottigliamento, il secondo dedicato agli uffici e al magazzino logistica. La lavorazione delle vinacce e la produzione delle grappe rimangono invece nella sede storica dove si continuano a sviluppare vari tipi di acquaviti, in particolare la grappa Stravecchia “dal collo storto”.
I figli di Vittorio – Anita e Angelo – terminati gli studi cominciano ad affiancare il padre nell’attività liquoristica; saranno successivamente coadiuvati dai rispettivi coniugi. Tutti insieme operano con l’obiettivo specifico di ampliare l’offerta dei prodotti.
E’ così che nel 1969 nasce un altro successo per la Casa liquoristica Cardanese: “ l’Amaro LEM”. Il tutto avviene in occasione della spedizione sulla luna della prima navicella spaziale APOLLO 11. LEM era il Modulo di Escursione Lunare, ancora oggi l’unico veicolo ad aver portato esseri umani sul satellite.
Nei primi anni ‘70 vengono proposti diversi nuovi spirits, uno su tutti riscontra il favore dei degustatori: la vodka lemon denominata “TIMBO”.
Dopo una intensa vita lavorativa tra vinacce, grappe, infusi e liquori, nel 1985 in età pensionabile, la famiglia Colombo decide di cessare l’attività delle Distillerie TIM.
Nel 2003 il legame tra il liquore TIM e la città di Cardano al Campo si rifà vivo e forte.
Anita con i figli Alberto e Vittorio Annoni si offrono di sostenere un’iniziativa benefica a favore de IL SEME ONLUS, cooperativa locale rivolta all’accoglienza di persone disabili di tutte le età.
Con questo intento solidale viene prodotto un lotto di 1500 bottiglie di TIM, acquistate dalla comunità cardanese con generose offerte, contribuendo così a pagare la fornitura dell’ascensore installato nella nuova Comunità Alloggio per disabili residenti.
La sinergia con la città prende nuovamente vita nel 2015, quando si ripete con successo la medesima iniziativa solidale: la vendita di un nuovo lotto di bottiglie di TIM permette di acquistare l’ascensore per il nuovo CRS, Centro Riabilitativo Semiresidenziale per bambini e adolescenti 0/16 anni con disabilità.
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